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  >>  L'album dei ricordi  >>  IL GRANDE CUORE DI TATO SI E' SPEZZATO...E ANCHE IL NOSTRO!!! - Discussione n 35192 - PermaLink
   IL GRANDE CUORE DI TATO SI E' SPEZZATO...E ANCHE IL NOSTRO!!!

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Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 53 )
stefra

Registrato dal: 25-02-2007
| Messaggi : 1035
  Post Inserito 06-01-2009 alle ore 16:45   
Tato, ci ha scelto una sera d'estate, o meglio ha scelto Francesco mentre era intento a prendere qualcosa in macchina per portarla in casa. Ho sentito abbaiare in strada, era scoccata la scintilla, e due minuti dopo era da noi festante, scodinzolante e grato per una scodella di pappa e una ciotola d'acqua fresca. Ha trasformato così una serata qualunque in una serata di festa non solo: era l'inizio di una grande storia d'amore. Ha dormito con noi tutta la notte cone se ci conoscesse da sempre, come se il destino avesse stabilito tutto da tempo e ci ha trasportato nel suo mondo fatto di bontà infinità, una montagna di bontà, fiducia senza limiti, un cuore bambino che impazziva di gioia per una crezza e ti inondava di vita solo a guardarlo negli occhi.
Era circa un mese che si aggirava in paese, arrivato dalla statale perchè un "galantuomo" che l'aveva adottato da piccolo si era stancato presto forse della sua mole di labradaor nero, grande, maestoso, probabile incrocio con un terranova.
E' così Tato si è ritrovato cucciolone di circa un anno a fare il suo ingresso in paese dova ha fatto subito i conti con l'intolleranza, il pregiudizio e la solitudine.
Abbiamo deciso di occuparci di lui da subito, anche se potevamo farlo solo nei fine settimana, durante i weekend nella casa di campagna presa in affitto. Se non è diventato il nostro cane a tutti gli effetti è solo perchè viviamo in appartamento e abbiamo sei gatti!!
Tato aveva bisogno di spazio, di correre a perdifiato, ma aveva bisogno anche del contatto umano forse quasi più ceh del cibo.
Lo abbiamo fatto vaccinare e sverminare, abbiamo fatto il microchip e intanto cercavamo una persona speciale che lo tenesse con sè per la vita, quello che meritava.
Così trascorreva l'estate e il nostro trasferimento nella casa di campagna ha rinsaldato il nostro rapporto. Il primo brutto avvertimento è arrivato dai paesani che hannosubito segnalato la sua presenza al sindac chidendone l'allontanamento; poi, ormai tutti sapevano che eravamo i suoi paladini, ci fecero sapere di non occuparcene più perchè si era presentat un uomo in aese dicendo di esser il suo padrone e lo aveva portato via. La notizia ci ha gettato nello sconforto, credevamo di averlo perso proprio ora che stavamo costruend un futuro per lui, ma il fine settimana successivo al nostro ritorno in paese ecco balzare dalle scale Tato, baldanzoso, esuberante come sempre, venirci incontro felice di averci trovato ancora una volta. In fondo al cuore non ci aveva abbandonato la speranza che riapparisse; forse qualcuno voleva allontanarlo dal paese ma lui era tornato perch aveva già fatto la sua sceta.
Da quel momento in poi abbiamo condiviso i giorni e le notti d'estate, lui aveva scelto Francesco e lo seguiva ovunque, pendeva dalle sue labbra; passavano ore a giocare, a correre nei prati.
Il paese si era poolato di turisti, i bambni lo adoravano e lui adorava loro, era diventato una mascotte, ma al di là del facile entusiasmo, nessuno lo ha amato veramente.
I bmbini lo avevano chiamato Bingo e qualcuno si dvertiva a chiamarlo Bingo/Tato.
Francesco gli aveva comprato un guinzaglio azzurro: era bellissimo e lui lo fissava ogni volta che voleva uscire.
Il giorno prima di Ferragosto lo ha trascorso a giocare con i bambini nella parte alta del paese e noi preoccupati lo abbiamo cercato tutto il giorno allertando i vicini.
A sera è tornato felice, lo abbiamo trovato davanti al cancello insieme a due turisti che lo intrattenevano in attesa del nostro ritorno da un giro d'ispezione. Appena ci ha visto ci è saltato addosso e tutta la nostra tensione si è sciolta in un grande abbraccio.
All'inizio d'Agosto ha fatto il suo ingresso in casa un altro piccolo amico: davanti alla nostra casac'era una colonia di gatti euna cucciolata. Un giorno mi accorgo che uno di loro è rimasto indietr nella crescita, è pelle e ossa, rantola per un broncospasmo, ha gli occhietti chiusi praticamente dal muco e la madre non se ne occupa. Lo raccolgo e lo porto in casa, non ha la forza di mangiare, lo imbocchiamo, iniziamo a prenderci cura di lui e Tato è con noi. Diventa la sua mamma, passa le giornate a leccarlo, a sollevarlo con il muso quando lui si accovacciava senza forze; s instaura tra loro un rapporto magico, si cercano reciprocamente e in breve la coppi più buffa del momento diventa inseparabile: Tato e Tatino, non potevamo chiamarlo diversamente. Mangiano insieme, dormono insieme. Tatino migliora a vista d'occhio, inizia a giocare, di giorno mi sta attaccato come una cozza, spesso giro per casa con lui sulla spalla; è uno spettacolo e un piccolo grande miracolo di Tato. A fine Agosto Tatino sente il desiderio di riunirsi alla sua colonia, vine a trovarci quotidianamente, cerca la libertà, poi scompare. Lo abbiamo cercato nei vicoli, nella sua colonia, la sua mamma si aggira da sola. Dall'inizio di settembre tatino non si è più visto, non sappiamo se ha cercato riparo da qualche altra parte, ma con l'arrivo dell'inverno e la sua assenza persistente, tutto ci ha portato a presagire una fine inevitabile, vista la sua fragilità. Tatino ha scelto la libertà, è tornato tra i suoi ma non è soprvvissuto. Ci ha lasciato il profumo della sua infanzia di micio coraggioso che ha lottato per vivere; ci ha donato il suo amore, la sua riconoscenza, viveva in simbiosi con me nei primi giorni quando gli facevo da tata e se lo mettevo giù iniziava a miagolare come un bambino per venire in braccio. Tatino, un piccolo dolce amico che sarebbe morto in un angolo da solo in un giorno d'estate, uno che era destinato ad essere solo un gatto di strada senz storia, ha avuto un nome, una carezza e una mamma speciale in Tato.
L'estate passa in fretta e con essa i momenti più belli. Arriva il giorno tanto atteso e temuto: la sua adozione. La mattina prima di andare a lavoro l'ho salutato, lo avrebbe accompagnato Francesco dal suo nuovo papà, avevo un nodo in gola, l'ho accarezzato, gli ho sussurrato: "ti voglio bene, non ti dimenticherò mai, sii felice, amore; e lui mi ha guardata come se volesse dirmi,non preoccuparti per me, me la caverò. Scodinzolava e mi faceva le feste ma con moderazione per non svegliare Francesco che dormiva ancora. Sento ancora il contatto con il suo manto vellutato, vedo quegli occhi fiduciosi e intrepidi, sento ancora il battito del suo cuore.
Sono andata via senza voltarmi per paura di non avere il coraggio di andarmene. Ci animava l'ideache avresti iniziato una nuova vita, ti avremmo rivisto ogni volta che volevamo. Ci sbagliavamo.
L'incantesimo è durato poco, il risveglio è stato amaro, una deflagrazione del cuore, quando dopo poco più di due mesi dalla tua adozione si sono abbattute quelle parole come lame: "me lo hanno avvelenato". In quel momento il cielo è crollato addosso, il cuore si è spezzato, dolore, rabbia, rimorso, nebbia e tanto vuoto.
Noi che abbiamo diviso con te giorni e notti, noi che abbiamo pianto di gioia trepidato per te, ni che qualche giorno prima della tua adozione abbiamo raccolto qualche ciocca del tua pelo per tenerla gelosamente come ricordo, l'uno all'insaputa dell'altro, noi che ti avremmo difeso da tutto e da tutti eravamo rimasti ignari e impotenti davanti a tuo dramma e non ci perdoneremo mai.
Poi la scarna sequenza dei fatti.
Qualcuno ti ha gettato un boccone avvelenato in giardino, tu ti fidavi di tutti e magari l'avrai accolto scodinzolando, poi il dramma, il tentativo di salvarti con un intervento chirurgico, la sentenza e la scelta finale, Questa sequel di immagini orribili si abbatteva su di noi come un flagello, sentivamo anche che il tuo nuovo amico umano ne faceva un resoconto senza particolae emozione e ci torceva il cuore fino all'ultima goccia di sangue. Sentivamo nel nostro profondo che nessuno ti avrebbe amato come ti avevamo amato noi, come ti amiamo noi e ci uccideva il pensiero di non essere stati lì accanto a te a vivere tutti i momenti, a tenerti la zampa mentre ti addomerntavi, a guardare ancora i tuoi occhi pieni d'amore, a raccogliere il tuo ultimo battito.
Perdonaci amore e aiutaci a perdonarci. Un cane così non si incontra tutti i giorni ripeteva spesso Francesco e oggi quelle parole hanno il sapore di un'amara sconfitta.
Sei nato sotto una cattiva stella amore, facei parte di una cucciolata, abbiamo ricostruito dopo la tua storia, e il tuo primo padrone volva venderti insieme ai tuoi fratellini, ma non trovando acquirenti che lo soddisfacevano avrebbe espresso l'intenzione di avvelenarvi tutti; poi ti ha ceduto nelle mani di un altro bastardo che ti ha tenuto con sè per un pò finchè non sei cresciuto troppo e poi ti ha fatto compagnia la strada, il disamore, fino a noi e il resto è storia.
Sei stato tradito, amore, da tutti, il tuo grande cuore nobile, calpestato dalla volgarità dell'essere umano.
Nessuno di noi ti ha meritato, anche se avremmo voluto il meglio per te come con un figlio, avevi tanto da dare, tanto da correre a perdifiato, tante lacrime da asciugare, avevi diritto al Natale sarebbe stato il primo e saresti impazzito d'amore per i bambini.
Di te dicevamo sempre "è un cane bambino, amico di tutti" ma gli orchi erano in agguato per scaraventare via un cuore pulito.
Ci hai lasciato un insegnamento e una voragine incolmabie che ci accompagnerà nella vita. Guardaci dal Ponte e gioca amore, corri felice e gioca ancora con tatino, proteggi i tuoi amici pelosi che sono rimsti quaggiù e gioca con luna, con asia, kelly, minù, serafino e natalina e con fiocco e tanti altri cuoricini che illuminano il ponte.
Veglia su di noi, perdonaci e aiutaci a perdonarci

Un abbraccio infinito verso il cielo

Il tuo papà Francesco e la tua mamma Stefania






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Cecilio

Registrato dal: 19-06-2007
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  Post Inserito 06-01-2009 alle ore 19:03   
Stefra, ti scrivo con le lacrime agli occhi per questo tuo bellissimo e toccante racconto... povero tatino.... ma non essere più triste, lui ha conosciuto la felicità di aver incontrato persone come te... non si meritava questa fine certo, la vita è crudele ma nel vostro cuore sarà sempre come l'hai descritto... e hai saputo farlo benissimo... un abbraccio fortissimo a voi e uno grandissimo a lui con la speranza che gli arrivi...


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giampiero73

Registrato dal: 05-03-2008
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  Post Inserito 06-01-2009 alle ore 19:35   
Un abbraccio anche da parte mia


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Lulina

Registrato dal: 05-01-2008
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  Post Inserito 06-01-2009 alle ore 21:55   



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charlina

Registrato dal: 03-01-2008
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  Post Inserito 07-01-2009 alle ore 11:21   
Ti abbraccio


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ackee

Registrato dal: 15-04-2007
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  Post Inserito 07-01-2009 alle ore 22:56   
Stefania , l'avete amato tanto...quell'amore vero che non aveva mai conosciuto. un giorno solo cosi vale una vita intera.
un forte abbraccio
Ornella


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dany69

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  Post Inserito 09-01-2009 alle ore 12:08   



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stefra

Registrato dal: 25-02-2007
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  Post Inserito 11-01-2009 alle ore 23:48   
grazie a tutti per aver condiviso la stroria di tato con noi. Tato aveva un cuore grande fermato crudelemente, ma continua a battere dentro di noi.




amore allo stato puro...


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stefra

Registrato dal: 25-02-2007
| Messaggi : 1035
  Post Inserito 19-01-2009 alle ore 00:07   
Veglia sulla tua mamma in questi giorni, amore come hai fatto sempre. Ti porto dentro al cuore come un figlio, indelebile. Dammi la zampa e giochiamo ancora....




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emynin

Registrato dal: 09-03-2008
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  Post Inserito 19-01-2009 alle ore 17:11   
sono molto dispiaciuta...molto...

vi abbraccio con affetto


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